“È sapiente solo chi sa di non sapere, non chi s’illude di sapere e ignora così perfino la sua stessa ignoranza”. Questo celebre è insindacabile pensiero di Socrate è una guida per tanti di noi. Tuttavia, sempre noi, dobbiamo cimentarci con una sempre crescente necessità di “sapere” nella società odierna. Forse il posto di un docente è proprio vivere nel limbo tra questi due mondi che collidono, ed offrire ai nostri discenti degli spunti, e non delle certezze assolute. Soprattutto ai più giovani.
La mia prima esperienza di docente accreditato ISIPM (Istituto Italiano di Project Management) con ragazzi tra i 19 e i 30 anni, è stata quella di questa fine estate 2023 in un luogo pieno di storia e tradizione, ma anche immerso in un moderno bacino industriale come la Val di Sangro, Lanciano.
L’ITS di Lanciano mi ha offerto l’opportunità di insegnare alle sue bellissime classi di giovani promesse, i temi e i capisaldi del project management e nello specifico il percorso base progettato ad hoc di ISIPM con esame di certificazione finale.
Fino a quel momento avevo insegnato in business school a manager volenterosi e desiderosi di accrescere il proprio bagaglio professionale. Ma i ragazzi dell’ ITS Academy, hanno da subito fatto emergere un’esigenza più essenziale: essere guidati.
Guidati nelle scelte della loro vita professionale che avrebbe preso il via da lì a qualche settimana o mese. È stato in quel momento di lucidità, che ho capito come insegnare quei concetti di project management a quei ragazzi. Qualsiasi fosse stato il tema, avrei dovuto insegnarlo ponendo maggior enfasi sull’utilità di conoscerlo per poter essere più competitivi e preparati in questo momento della propria vita di primo inserimento nel mondo del lavoro. Si trattava, e si è trattato di un vero e proprio percorso formativo ma anche di mentorship.
I ragazzi hanno bisogno di guide. Più che di meri docenti
In aula e nelle nostre passeggiate durante le pause nei vicoli di Lanciano, abbiamo fatto molti esempi applicativi di project management. Ma li abbiamo fatti sempre ipotizzando casi reali e applicabili nei settori e nelle aziende che popolano la Val di Sangro. Ponendo sempre ognuno di loro come team leader, project manager o semplice stakeholder operativo. Abbiamo parlato delle esperienze reali di project managers. Sognando insieme a quali progetti avrebbero potuto partecipare, o magari guidare. Sognando e credendo nelle potenzialità di quell’incoscienza e quella grinta che a 20 anni può renderli forse più incisivi nelle loro vite.
Tutto questo ha fruttato. Perché oltre ad aver raggiunto nella maggioranza la certificazione base ISIPM, tutti loro hanno colto appieno l’importanza di avere conoscenze di questo ambito vista la maggiore sensibilità odierna delle organizzazioni nel gestire progetti mediante l’applicazione di best practices.
È gratificante vedere ed avere questi ragazzi oggi come collegamenti su social lavorativi come LinkedIn, e vederli impegnati ed attivi. Ma la cosa più bella forse, è ricevere richieste di supporto da chi non è riuscito a passare l’esame, per richiedere aiuto nello studio e riprovarci. Richiesta di un ragazzo specifico, che come me tantissimi anni fa, scelse un percorso scolastico secondario forse inadatto alle sue ambizioni, che non gli ha offerto un buon metodo di studi. Un ragazzo che cerca di colmare attraverso la determinazione e la voglia di “non essere l’ultimo” quell’errore fatto anni prima.
Insegno da pochi anni. Ma forse non smetterò mai più di farlo.
Grazie ITS Academy di Lanciano, grazie ISIPM. Grazie Abruzzo. Grazie Tonino, Antonio, Alfredo, Patrizia, Cinzia, Biagio. Ma soprattutto, Grazie ragazzi dell’ITS, mi avete regalato un pezzo di vita professionale importante. Spero di aver dato a voi quello che voi avete dato a me. Ve ne sarò sempre grato.
Antonio Bonanni, formatore di Project Management presso ISIPM