Gruppo Xera la realtà IT che incontra la green technology

In quest’articolo conosceremo più a fondo il Gruppo XERA, interessante realtà abruzzese che opera nel settore IT e non solo.

Situata nella località di Città Sant’Angelo, in provincia di Pescara, l’azienda nasce per volontà del CEO di XERA, Donato Colleluori, con la collaborazione dell’attuale CTO, Manuel Franz.

Il Gruppo Xera oggi si divide in due Business Unit: “Innovation”, che si occupa a tutto campo del mondo IT, dalle infrastrutture server al networking e alla Cyber Security, e “Distribution”, che si occupa, tramite il progetto “Weeko”, di rigenerare dispositivi e apparati per dare loro nuova vita.

A tu per tu con Donato Colleluori, CEO, e Manuel Franz, CTO

Progetti come Weeko testimoniano l’attenzione e la cura nei confronti della sostenibilità e del green da parte del Gruppo XERA che, fin dalla sua nascita avvenuta nel 2017, ha un occhio di riguardo verso l’ambiente e, da qualche tempo, anche nei confronti di progetti umanitari in paesi in via di sviluppo, come il Kenya e lo Sri Lanka. Di questo e tanto altro abbiamo parlato con Donato Colleluori, CEO, e Manuel Franz, CTO.

Nel campo della sicurezza informatica, quali sono le maggiori criticità alle quali bisogna prestare necessariamente attenzione per considerare una nostra infrastruttura come sicura?

Siamo in un momento di grosso cambiamento. Da dieci anni a questa parte si è passati al cloud, all’hybrid-cloud e, di recente, al multi-hybrid-cloud.

Questo significa che le persone hanno po’ di cose sull’ambiente Google, un po’ di cose sull’ambiente AWS, un po’ di cose sull’ambiente Microsoft Azure. In altre parole, le strutture stanno diventando sempre più complesse e il problema è avere visione di dove sono i dati e le informazioni.

Il primo problema della sicurezza informatica, infatti, sapete qual è? È l’utente. Il primo problema è chi sta tra la sedia e il computer. Per questo la prima cosa da fare per dare sicurezza all’azienda è formare i dipendenti.

La crescente convergenza tra il settore della cyber security e l'intelligenza artificiale sta portando a profonde trasformazioni nel modo in cui vengono affrontate le minacce informatiche. Quali potrebbero essere i vantaggi e le sfide di questa evoluzione?

Diciamo che l’intelligenza artificiale in questo momento a noi pone una sfida epocale in termini di sicurezza. Una figura importantissima all’interno del team di sicurezza è l’analista, cioè la persona tecnica che mette insieme le anomalie, legge le varie informazioni e capisce cosa accade.

Oggi questa attività potrebbe essere delegata all’intelligenza artificiale, ma non tutto, perché dovete pensare che l’intelligenza artificiale è pubblica. Come la usiamo noi per la security, la usano gli altri per la parte di attacco.

Quindi la realtà è che sarà una sfida importante e sempre più complessa, dove l’uomo non può rivestire un ruolo secondario.

Noi, dunque, dovremmo capire in questo momento epocale se dare dei limiti anche all’AI, che dovrà essere disciplinata fortemente, altrimenti correremo il rischio di essere buttati fuori dal mercato.

Donato Colleluori, CEO Gruppo XERA

Uno dei tanti servizi che offrite è legato alla distribution della green technology. Come è emersa l'idea di combinare l'ecosostenibilità alla filosofia della vostra azienda?

L’azienda ha sempre erogato questo tipo di servizi presso grandi multinazionali. Noi ci rendiamo conto che quello che facciamo ha un impatto, al di là del business. Crea posti di lavoro e ha un impatto importante anche a livello sociale. Oggi si parla tantissimo di sostenibilità, ma molto spesso non si vive la sostenibilità in azienda.

Per noi la prima cosa è la persona, poi la sostenibilità e poi viene tutto il resto. Un approccio importante sul quale si basa anche la volontà di portare avanti il progetto Weeko che va oltre il semplice rigenerare e vendere un prodotto, ma racconta la nostra filosofia aziendale.

Un’operazione che noi facciamo è la gestione del wiping certificata, ovvero la gestione dei dati, compresa la distruzione anche fisica degli hard disk. Non si va semplicemente a ritirare 1.000, 2.000, 10.000 apparati per tenerli in un magazzino. Su ogni notebook, su ogni apparato in generale, ci sono ancora i dati del cliente e quello per noi è un problema sul quale è necessario intervenire.

Quindi diciamo che già dalla vostra fondazione vi siete accomunati al green?

Sì, assolutamente sì, perché abbiamo visto che il mercato stava cambiando, anche se in Italia non è ancora arrivata questa maturità.

Noi, per esempio, vediamo che molti dei nostri prodotti vanno a finire a colleghi che poi li vendono su Amazon o eBay. Molti di quei prodotti spesso arrivano da noi, ma sono prodotti che non riusciamo a vendere sul territorio italiano. Probabilmente ci sono paesi, come la Germania e la Francia, che nonostante siano molto più avanti rispetto all’Italia e si trovano a dover fronteggiare una rotazione informatica più veloce, hanno una maturità maggiore in relazione alla capacità di gestire il recupero.

Nel vostro progetto Weeko, vi impegnate ad effettuare la reintroduzione e il riciclo di componenti tecnologici non più in uso. Quali sono le metodologie per individuare tali possibilità?

L’esperienza, la capacità di interpretare il mercato e di valutare il prodotto, ovvero di capire se effettivamente è ancora sostenibile, se può tornare sul mercato.

Quello che faremo con il nuovo progetto e con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, sarà velocizzare tutto il processo. La fase iniziale, quella di profilazione, è la fase più importante in cui decidi se il prodotto va verso la rigenerazione o verso l’obsoleto, quindi sarà distrutto. Grazie all’esperienza delle persone che lavorano sul campo, ai database importanti che abbiamo e ai nostri collegamenti internazionali, sappiamo e capiamo se un prodotto, che può essere anche un apparato networking o un server, può ancora avere vita e tornare sul mercato.

Manuel Franz, CTO Gruppo XERA

Se ne sta parlando poco attualmente, ma alcune aziende stanno già utilizzando il metaverso come nuova tecnologia. Lo trovate interessante a tal punto da poterlo sfruttare in futuro come nuovo strumento o lo considerate solo una moda passeggera?

Il metaverso non lo utilizziamo, ma siamo sui social e su meta come azienda. Oggi stiamo lavorando sulla nostra presentazione aziendale. Il fatto che tu possa conoscere il nostro processo anche su meta è una cosa interessante. Siamo un’azienda che tende ad essere abbastanza concreta e pragmatica, ma non demonizziamo e non rifiutiamo il metaverso a prescindere. Si tratta sicuramente di uno strumento interessante, perché puoi farti conoscere da tutti. Il fine e il mezzo, però, sono sempre importantissimi.

Un sentito ringraziamento, per concludere, agli esponenti del Gruppo Xera che ci hanno ospitato nella loro azienda ed un ulteriore ringraziamento al CEO Donato Colleluori ed al CTO Manuel Franz che ci hanno concesso il loro tempo per la realizzazione di questa intervista formativa.

In foto da sinistra: Donato Colleluori, CEO Gruppo XERA; Raffaele D’Ottavio, Matteo Tiberio, Luca Del Grosso, Nicola Tenaglia, Federico Carlone, Studenti dell’ITS Academy di Lanciano, Corso Cyber Security; Manuel Franz, CTO Gruppo XERA; Genny Di Filippo, Docente di Comunicazione presso l’ITS Academy di Lanciano.

Articolo e intervista a cura di Federico Carlone, Luca Del Grosso, Raffaele D’Ottavio, Matteo Tiberio, Nicola Tenaglia.