L’azienda TEKNE, dove ho svolto il mio project work e attualmente lavoro, si è messa in contatto ovviamente per mezzo dell’ITS. Siamo stati chiamati per un colloquio conoscitivo io ed altri tre ragazzi, ci siamo recati in azienda e ci hanno fatto fare un giro al suo interno spiegandoci molti aspetti per lo più tecnici. Alla fine di tale incontro c’è stato un duplice accordo tra tutti noi. Io sono stato preso in azienda poiché eravamo reciprocamente interessati e gli altri tre ragazzi sono stati inseriti come tirocinanti e così è partito il tutto.
Nel mio caso specifico è stata una loro necessità inserirmi lì, perché l’azienda ne aveva bisogno ed oltre tutto è stata anche una mia curiosità esplorare il controllo qualità visto che era un aspetto di cui non mi ero mai occupato prima. Perciò quando mi è stato proposto sono stato molto felice. Una volta iniziato ho capito che era una cosa effettivamente piacevole quindi attualmente sto ancora imparando il tutto essendo una disciplina che richiede tempo per essere assimilata, a me piace e va bene così.
Possiamo dire dunque che lavorare nel settore della qualità è la competenza trasversale più richiesta dalle aziende ed è anche un privilegio perché ti consente di vedere tutto ciò che avviene in azienda mentre chi lavora in un reparto vede solo quel determinato reparto.
Si quello che mi interessa della qualità è la visione “a 360 gradi” di tutta l’azienda, non solo settoriale come ad esempio il settore elettronico oppure il settore carpenteria. Essendo all’interno del controllo qualità sviluppi una visione globale di tutti i settori dal primo all’ultimo, poiché la non conformità o la conformità è parte integrante di qualsiasi settore.
Intervista di Sergio D’Allegra, Fabio Perrini, Mattia Di Clemente, Simone Patane’, Michele Di Bucchianico