Schneider Electric risponde alle domande dei nostri studenti

Tre rappresentanti di Schneider Electric, Gianfranco Mereu, Responsabile Relazioni con le Scuole e le Università, Roberto Picari, Education Specialist, e Martina Urbano, Talent Acquisition Manager, rispondono alle domande degli studenti del primo anno.

Qual è il ruolo che ricoprite in Schneider Electric e qual è stato il vostro percorso?

Mereu: “Sono in Schneider Electric da 34 anni e mi sono sempre occupato di formazione tecnica. Dopo 10 anni da formatore, ho assunto la responsabilità di sviluppare la collaborazione con il mondo educativo, che oggi coinvolge oltre 400 scuole tecniche, ITS e Università”.

Picari:
“Ho incontrato Schneider Electric occupandomi delle loro attività formative quando lavoravo con Mondo Scuola Lavoro, il partner di Schneider Electric per i progetti nelle scuole; da lì sono passato in azienda perché dato il notevole volume di attività raggiunto serviva una risorsa dedicata, con l’esperienza che già possedevo”.

Urbano: “In Schneider mi occupo di Talent Acquisition: sono quindi sempre a caccia dei migliori talenti, con gli strumenti tradizionali come le offerte di lavoro ma soprattutto attraverso tante diverse iniziative verso le scuole, gli ITS e le università, con le quali collaboriamo ad esempio partecipando ai vari career day; ma anche promuovendo dei percorsi di ingresso e formazione con programmi di stage e tirocini formativi. Il mio team fa parte della struttura dedicata alle Risorse Umane”.

Qual è il rapporto che la Schneider Electric ha con l’ITS di Lanciano?

Mereu: “La collaborazione con l’ITS di Lanciano è nata nel 2021, in un momento in cui le nostre Accademie venivano organizzate solamente in forma digitale e in remoto, a causa della situazione pandemica; questo non ha impedito che si creasse subito un valido rapporto, in particolare con i percorsi formativi di area meccanica e meccatronica. Oltre ad arricchire il bagaglio di competenze degli studenti, in questo breve arco di tempo abbiamo creato per loro opportunità concrete, incontrando giovani molto validi, disponibili ad attivarsi e spostarsi per fare esperienza. Ad esempio, alcuni sono attualmente in tirocinio in Friuli presso l’azienda Danieli Automation (nostro importante cliente)”.

Quali sono le caratteristiche principali che la Schneider Electric richiede ai suoi candidati e se ci sono caratteristiche che si sono rese più necessarie in questi ultimi anni con la Transizione 4.0?

 Mereu: “La Transizione 4.0 ha impatto su tante professionalità del settore industriale. Un giovane diplomato di un ITS presso la nostra azienda viene tipicamente inserito in un ambito di servizio e supporto tecnico, dove le sue competenze integrate possono dar frutto; ma sempre più possono essere inseriti anche nei nostri impianti produttivi a supporto dell’ingegneria di processo, della progettazione meccanica, o nel settore qualità. Nella nostra azienda stimoliamo la crescita professionale e il cambiamento e continuiamo a formare le risorse: ad esempio abbiamo un collega che dopo uno stage si è collocato in ambito tecnico, ma poi è passato al team di vendita dei servizi. Apprezziamo davvero tanto le persone che arrivano dagli ITS, infatti stiamo già per ripartire quest’anno con una nuova accademia in presenza presso la nostra sede di Stezzano (BG)”.

Ultimamente si parla molto di hard skills e soft skills può darci un suo parere al riguardo e quali incidono maggiormente nella scelta di un candidato?

 Urbano: “Quale che sia il ruolo ricoperto, al giorno d’oggi cerchiamo in ogni candidato capacità di relazione interpersonale, capacità organizzative e orientamento al lavorare in gruppo. Inoltre, la nostra realtà è globale, quindi a chi entra in azienda chiediamo anche una certa flessibilità in accesso rispetto alla nostra presenza in tutta Italia, ma anche internazionale. Motivazione, energia proattiva e collaborazione sono gli altri aspetti che apprezziamo molto, e che a nostra volta stimoliamo con un approccio verso i dipendenti che punta a dare loro spazio per esprimere al meglio le loro potenzialità, nel rispetto delle loro esigenze e caratteristiche come persone.

Quale consiglio darebbe a chi vorrebbe intraprendere una carriera in un’azienda come Schneider Electric?

 Urbano: “Il mio consiglio è quello di mettere al primo posto motivazione personale, impegno ed energia nel proprio lavoro e impostare una relazione lavorativa con un approccio basato sulla collaborazione. Iniziare un percorso con noi è certamente sfidante, ma apre davvero tante porte”.

Potrebbe parlarci del valore per Schneider Electric delle “Accademie” e del programma svolto questa settimana con l’Accademia Digitale Integrata Industria 4.0?

Picari: “Le nostre Accademie Efficienza Energetica e Industria 4.0, sono percorsi estremamente interattivi, nei quali l’obiettivo è quello di lasciare un bagaglio in più di competenze tecniche agli studenti e di far loro comprendere le varie prospettive professionali. Favorendo l’incontro con il mondo aziendale, si ottiene un dialogo costante tra il mondo industria e quello delle scuole che ci serve a migliorare sempre più e affinare la nostra proposta. In questa Accademia sull’Industria 4.0, ad esempio, abbiamo sperimentato il coinvolgimento degli attori della filiera industriale con i quali ci interfacciamo, coinvolgendo un costruttore di macchine (OEM) e un system integrator (SI) che fanno parte della nostra rete di partner. Questa decisione è arrivata per creare un rapporto ancora più ricco con le diverse realtà aziendali che possono essere presenti nei territori dove ci sono gli ITS, che sono importanti per il successo del modello ITS nel nostro Paese, che hanno specifiche necessità ed esigenze a cui una formazione tecnica superiore può così rispondere sempre meglio”.

A cura di Daniele Bomba, Flavio D’Angelo, Michele Del Papa, Luca Marchesani, Francesco Mincarini, Daniele Stella,